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Museo
Nazionale di Villa Guinigi
Il Museo ha sede in via della Quarquonia (tel. 46.033; orario 9-14;
chiuso il lunedì, Natale e Capodanno) nella splendida villa di campagna
(al quel tempo era fuori dalla cerchia muraria) fatta costruire
nel XV secolo da Paolo Guinigi, signore di Lucca. Fu inaugurato
nel 1968 e ospita interessanti collezioni archeologiche etrusche
e romane (in via di ampliamento), un'importante sezione di sculture
medievali e rinascimentali, più quella dedicata alla pittura dal
XIII al XVIII secolo. L'intero museo è in fase di risistemazione
complessiva. Al pianterreno si trovano reperti preistorici, etruschi
e romani provenienti dal territorio della piana lucchese, tra cui
si segnala il corredo di una tomba etrusca del III secolo a. C.
. Notevoli i loggiati che conservano interessanti decorazioni architettoniche
del Medioevo. Si apre poi la sezione delle sculture lucchesi dall'VIII
al XIV secolo, tra cui si segnalano la transenna duecentesca raffigurante
"Sansone e il leone" e la "Madonna in trono col bambino" del XII
secolo attribuita a Biduino. Le altre sale ospitano sculture gotiche
e affreschi del Trecento, sculture rinascimentali opera di Matteo
Civitali e della sua scuola, preziosissime croci medievali dipinte.
Davvero eccezionali i reperti di arte lignaria: tra questi spiccano
i dossali del 1529 di Ambrogio e Nicolao Pucci, con intarsiate suggestive
vedute di Lucca, e le ante d'armadio provenienti dalla sagrestia
del Duomo realizzate dal 1484 al 1488 da Cristoforo Camozzi. Notevoli
poi i numerosi dipinti del Trecento e del Quattrocento e le cinquecentesche
pale d'altare di Amico Aspertini, Fra' Bartolomeo e Zacchia il Vecchio.
Da segnalare infine anche tre dipinti del famoso pittore lucchese
del Settecento Pompeo Batoni (tra cui il ritratto del vescovo Giandomenico
Mansi, 1765).
Al piano terra è inoltre ospitata dalla primavera '92 la preziosa
collezione del "Monetiere", appartenente all'Accademia lucchese
di scienze lettere e arti, recentemente restaurata: oltre 500 monete
lucchesi dall'età longobarda in poi (tremisse, fiorini, ducati,
zecchini d'oro, franchi e lireŠ) e una interessante raccolta di
medaglie.
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