|
|
|
Arte e mostre in Toscana
Arte e mostre |
|
|
|
Arte e mostre in Toscana
Aprile 2009 |
|
|
|
|
Foto sopra: Hieronimus Bosch - IL CONCERTO NELL'UOVO. Particolare |
APRILE 2009 |
Arte e Mostre |
|
AREZZO |
AREZZO
I Della Robbia,
il dialogo tra le Arti nel Rinascimento
Allestita nelle sale del Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo dal 21 febbraio alo 7 giugno 2009 e curata da Giancarlo Gentilini e Liletta Fornasari, la mostra I Della Robbia, il dialogo tra le Arti nel Rinascimento, si propone di illustrare il poliedrico e affascinante sviluppo della terracotta invetriata ‘robbiana’ nel Rinascimento ma soprattutto intende affrontare il serrato e fecondo dialogo tra le arti.
Scultura, pittura, architettura, arti decorative si confrontano in un percorso affascinante che permetterà di ammirare, oltre ai capolavori dei Della Robbia, opere dei più importanti esponenti del Rinascimento (Donatello, Ghiberti, Andrea del Verrocchio, Rossellino, Pisanello, Filippo Lippi, Pollaiolo, Ghirlandaio, Perugino, Lorenzo di Credi, Leonardo, Fra’ Bartolomeo, Domenico Veneziano, Fra’ Carnevale, Sansovino) ripercorrendo un secolo di storia dell’arte italiana e il fervido clima della Toscana rinascimentale.
Un’esposizione ambiziosa ed assolutamente nuova che consentirà di rileggere e di comprendere a fondo il significato e il valore di un’arte straordinaria di cui restano importanti testimonianze anche nella provincia di Arezzo. La mostra diventa così il cuore di un percorso che si sviluppa sul territorio, tra le valli del Casentino, del Valdarno, della Valdichiana e della Valtiberina, in una serie di itinerari di grandi suggestioni, in cui arte e natura si intrecciano in un connubio di assoluto fascino.
Informazioni
Sede: Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna - Arezzo, via San Lorentino, 8
Orario mostra: Tutti i giorni 9.00 - 19.00
Telefono: 800.90.44.47
Dall’estero: + 39 049 2010067
E-Mail: mostradellarobbia@provincia.arezzo.it
Biglietti: biglietto intero € 10,00, ridotto € 7,00 ( visitatori di oltre 65 anni, tra 18 e 25 anni);
ridotto speciale € 5,00 (visitatori tra i 6 e i 18 anni);
Gratuito € 0,00 ( bambini di età inferiore ai 6 anni, accompagnatori di disabili,
guide turistiche dotate di tesserino professionale)
Per saperne di più
Elenco delle opere in mostra
I Della Robbia, Biografia
Itinerari in provincia
21 febbraio - 7 giugno 2009 |
FIRENZE |
PONTASSIEVE (FI)
Antonio Ligabue è a Pontassieve
Le opere di Antonio Ligabue in mostra a Pontassieve in provincia di Firenze. Dopo la retrospettiva dedicata a Renato Guttuso, il capoluogo della Valdisieve ospita un’altra importante esposizione dedicata ad un grande artista del novecento, che ha saputo trasformare e raccontare la vita quotidiana con grande umanità, alternando la ferocia della natura, l’inquietudine e la sofferenza con la serenità agreste.
La mostra si svolge nella Sala delle Colonne, lo spazio espositivo che nata lo scorso anno nel centro storico di Pontassieve, e ha preso il via il 14 dicembre e si protrarrà fino al 7 giugno. Si potranno ammirare ben 49 opere: 27 dipinti, 14 sculture ed 8 disegni.
Biografia:
Ligabue nasce a Zurigo, in Svizzera, nel 1899 da madre italiana. Nel 1918, l’artista viene espulso dalla Svizzera e mandato a Gualtieri, comune di origine del padre. E’ proprio in questo periodo della sua vita che Ligabue inizia a dipingere ed a vivere, errante, per le campagne emiliane e con le notevoli difficoltà dovute al fatto di parlare soltanto il tedesco. Molti artisti e benefattori lo ospitarono nelle loro case ma Ligabue non si fermò mai a lungo da loro, ci sono anche stati lunghi periodi passati nelle cliniche psichiatriche. La sua fama dagli anni ’40 in poi si è ingrandita sempre di più fino a che nel 1961 riuscì anche a realizzare la prima grande mostra a Roma e di seguito in altre città. La morte dell’artista è avvenuta nel 1965, ma la sua fama resiste tutt’ora.
Orari:
9.30 - 12.30 e 15.00 - 19.00;
venerdì 15.00-19.00;
chiuso il lunedì tutto il giorno e il venerdì mattina;
Ingresso:
Intero: euro 5,00
Ridotto: euro 3,50
Informazioni:
Tel. 055-8360346-255
fax 055-8360265
cultura@comune.pontassieve.fi.it
www.comune.pontassieve.fi.it
Sala delle Colonne Palazzo Sansoni Trombetta - Pontassieve
14 dicembre – 7 giugno
|
LUCCA |
LUCCA
Pompeo Batoni - L’Europa delle Corti e il Grand Tour
A palazzo Ducale di Lucca fino al 29 marzo 2009 saranno in mostra ooltre 100 dipinti di Pompeo Batoni. Con questa esposizione la città di Lucca, nel terzo centenario della nascita, rende omaggio al suo illustre concittadino, che proprio nella città toscana si è formato per affermarsi a livello internazionale, a Roma e poi soprattutto in Inghilterra dove sarà uno dei pittori più ricercati dall’aristocrazia britannica. E proprio il mondo anglosassone ha dedicato quest’anno al pittore due mostre, prima al Museum of Fine Arts di Houston, quindi alla National Gallery di Londra. Ora Lucca corona questo itinerario internazionale, promuovendo la realizzazione della rassegna conclusiva, la più completa, non solo per il numero delle opere ma anche per la presenza, accanto ai ritratti e ai soggetti profani, dei dipinti di grande formato e delle spettacolari pale d’altare.
Orari:
dal martedì alla domenica, dalle ore 10,00 alle ore 19,00. La mostra resterà chiusa il lunedì di ogni settimana
Biglietti:
ridotto € 8,00 (minori di 18 o maggiori di 65 anni, gruppi (minimo 15 unità), universitari con tesserino, possessori di appositi coupons o convenzioni), ridotto scuole € 4,00; gratuito minori di 6 anni, diversamente abili e accompagnatore, due insegnanti per classe, guide turistiche nell’esercizio della propria attività e giornalisti con tesserino.
Telefono:
+39 05834171
+39 0583417326 (fax)
Web:
info@palazzoducale.lucca.it
www.pompeobatoni.it
www.palazzoducale.lucca.it
Dove:
Palazzo Ducale, Via Francesco Carrara 1 (55100)
Fino al 29 marzo 2009 |
SIENA |
SIENA
Arte Genio Follia
Il giorno e la notte dell’artista
"Arte, genio e follia" rappresenta il primo tentativo in Italia di indagine del rapporto tra produzione artistica e disagio mentale. Attraverso nove diverse sezioni, affidate alla cura di grandi nomi del campo dell’arte, il pubblico si trova di fronte a opere che affrontano il tema della follia in
modo immediato e di grande impatto emotivo.
L’intento è quell di ingare "l'essere nel mondo” degli
artisti attraverso le loro opere, senza tuttavia rinunciare alla fondamentale prospettiva storica e a tutti quei contributi che hanno studiato “arte, genio e follia” da altri punti di vista, siano essi di natura artistica, scientifica o medica.
La mostra si apre con “La scena della follia” a cura di Giulio Macchi, che documenta, attraverso un percorso cronologico articolato in nove sottosezioni, l’emarginazione ed il riscatto dei “folli”.
Partendo dal periodo medievale in cui gli insani erano trasportati in grandi navi alla deriva verso Mattagonia, il reame della follia, isola lontana e irraggiungibile, si passa al racconto della vita manicomiale del XVII secolo fatto attraverso incisioni, strumenti medici e di contenzione utilizzati nella cura dei pazienti.
In questa sezione vengono presentate due belle opere fiamminghe, Le concert dans l’oeuf attribuito a Hieronymus Bosch del Musée de Beaux-Arts di Lille e le Tentazioni di Sant’Antonio Abate di un Anonimo fiammingo di collezione privata.
La prima sezione si conclude con manufatti di pazienti ricoverati in ospedali psichiatrici, per dimostrare che la creatività non è un privilegio solo del sano.
Nella seconda sezione entra in scena una suggestiva galleria di nove busti a grandezza naturale, dalle bizzarre ed esasperate mimiche facciali: sono i volti di Messerschmidt, “nato sotto Saturno” secondo Wittkower, che nella seconda metà del Settecento ha rappresentato nelle famose “smorfie” la propria follia e quella universale.
Seguono nel percorso della mostra quattro protagonisti del tempo di
Nietzsche: Van Gogh, Munch, Strindberg e Kirchnerche sono stati
oggetto di ampi studi sull’argomento del loro rapporto genio-follia.
L’Hôpital Saint-Paul à Saint-Rémy-de-Provencedel Musée D’Orsay di
Parigi dipinto nel 1889 da Vincent Van Gogh quando il pittore si rico-
verò volontariamente nella casa di cura. Nel periodo in cui visse in
manicomio, l’artista godette di una certa libertà e poté continuare a
dipingere en plein air dipingendo vari capolavori che ritraevano luoghi e persone che lo circondavano.
La follia collettiva: la guerra nello sguardo degli artisti è la sezione
curata da Fausto Petrella. Scelti anche per il comune e tremendo lin-
guaggio pittorico che spesso oltre alla “descrizione” della tragedia,
entra nel tormentoso impasto di segno e colore, il visitatore può
ammirare capolavori di artisti quali Renato Guttuso, Mario Mafai,
Otto Dix che nel loro percorso pittorico hanno affrontato questo drammatico tema.
Due classici e storici momenti dell’arte dei folli e degli artisti non propriamente detti, si ritrovano in una ampia antologia della Collezione Prinzhorn di Heidelberg, a cura di Giorgio Bedoni e nella Collezione
dell’Art Brutdi Losanna, sezione curata da Lucienne Peiry.
La sezione dell’Art Brut, curata da Lucien Peiry, proveniente
dalla “Collection de l’ArtBrut” voluta da Jean Dubuffet, concepisce la follia come molla stessa dell’invenzione ed elevata al rango di stato fecondo necessario alla creatività stessa.
Un omaggio italiano all’Art Brut è rappresentata da una selezione di venti dipinti di Carlo Zinelli - il cui stile ricorda quello dei primitivi e dei bambini.
L’alchimia dell’arte mostra tredici dipinti del grande Ligabue, che rappresenta la natura e il
mondo degli uomini come una realtà colma di crudeltà e di conflitti.
La lucida follia nell’arte del XX secolo affronta poi il discorso sul disegno come forma primaria dell’espressione dell’inconscio attraverso le opere di Henri Michaux (le cui opere
vengono per la maggior parte realizzate sotto l’effetto della
mescalina) e Unica Zürn.
Vengono poi presi in considerazione tre casi emblematici della sperimentazione surrealista con Max Ernst, André Masson e Victor Brauner.
Conclude la mostra il movimento che a Vienna, a partire dagli anni ’60, ha più di ogni altro interpretato il
tema della follia: il Wiener Aktionismusche.
Visite guidate:
In contemporanea alla mostra è possibile effettuare visite guidate all’interno del “villaggio manicomiale” di S. Niccolò: una vera e propria cittadella edificata tra la fine
dell’Ottocento e i primi del Novecento intorno all’edificio centrale dell’Ospedale Psichiatrico. Il percorso comincia dalla Farmacia ospedaliera, grazioso edificio neopompeiano che conserva pregevoli arredi e decorazioni d’epoca, prosegue lungo la via degli artigiani, fiancheggiata dalle botteghe entro le quali i malati esercitavano le professioni manuali.
Dove
Siena presso il Complesso museale Santa Maria della Scala
Organizzazione Generale
Museo Santa Maria della Scala
Tel. 0577/224811-224835
Fax 0577/224829
info@sms.comune.siena.it
www.santamariadellascala.com
Dal 31 gennaio 2009 al 25 maggio 2009, festivi compresi.
Dalle ore 10,30 alle ore 19,30.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|