La Rocca, baricentro della cittadina di Castelnuovo, è un elegante fabbricato di stampo rinascimentale, edificato probabilmente attorno ad una primitiva costruzione, forse una casa-torre, che risale all’XI secolo. Sicuramente sotto Paolo Guinigi, agli inizi del Quattrocento, la Rocca ebba una radicale trasformazione.
Con Castelnuovo capoluogo della provincia estense, la Rocca ebbe funzione di sede amministrativa del governo, abitazione dei commissari-governatori e prigione.
Il nome attuale discende dal commissario Ludovico Ariosto, che ha risieduto a Castelnuovo dal 1522 al 1525.
Anche il poeta Fulvio Testi ha abitato in Rocca, da governatore di Garfagnana, dal 1640 al 1642. Gli eventi dell’ultimo conflitto mondiale hanno arrecato all’edificio, come del resto alla città intera, non pochi danni, ed hanno necessitato diversi restauri.
Il severo torrione dell’orologio che sovrasta la Rocca, già sede del commissario Ludovico Ariosto e del governatore Fulvio Testi, si inserisce in un complesso fabbricato dotato di altre torri, eleganti camminamenti a balconate, che rendono l’antico fabbricato militare ingentilito ma sempre massiccio e solido.
Con l’occasione di una visita alla mostra archeologica, o di altri eventi che si svolgono nelle sale della Rocca, vale la pena di percorrere gli ambienti del castello, le piccole corti interne e vedere gli stemmi dei governatori che sono passati, nei secoli, dalla Garfagnana.
Da tempo immemorabile, e sicuramente dal Medioevo, si svolge a Castelnuovo il tradizionale mercato del giovedì. Ancora oggi è abitudine, dai vari paesi della Garfagnana, scendere verso l’antica capitale della Provincia estense per fare gli acquisti, ai “banchetti” ai piedi della Rocca.
In passato si poteva comprare e vendere di tutto: famose le contrattazioni delle granaglie come del bestiame e perfino dei militari di ventura.
Per regola ducale, il giorno di mercato, non si potevano neppure arrestare, in Castelnuovo, i criminali
|