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Incontri culturali in Toscana
Incontri culturali e manifestazioni
 

Incontri e manifestazioni   Giugno 2009

Galileo dipinto da Justus Sustermans
 
 

Gennaio 2009
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Foto sopra: Galileo dipinto da Justus Sustermans, particolare. L'opera è visibile a Pisa all'interno della mostra "Il cannocchiale e il pennello. Nuova scienza e nuova arte nell'età di Galileo"
     
  GIUGNO 2009  
  Incontri, incontri culturali, manifestazioni  
   
  AREZZO  
 
AREZZO

I Della Robbia,
il dialogo tra le Arti nel Rinascimento
Allestita nelle sale del Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo dal 21 febbraio alo 7 giugno 2009 e curata da Giancarlo Gentilini e Liletta Fornasari, la mostra I Della Robbia, il dialogo tra le Arti nel Rinascimento, si propone di illustrare il poliedrico e affascinante sviluppo della terracotta invetriata ‘robbiana’ nel Rinascimento ma soprattutto intende affrontare il serrato e fecondo dialogo tra le arti.
Scultura, pittura, architettura, arti decorative si confrontano in un percorso affascinante che permetterà di ammirare, oltre ai capolavori dei Della Robbia, opere dei più importanti esponenti del Rinascimento (Donatello, Ghiberti, Andrea del Verrocchio, Rossellino, Pisanello, Filippo Lippi, Pollaiolo, Ghirlandaio, Perugino, Lorenzo di Credi, Leonardo, Fra’ Bartolomeo, Domenico Veneziano, Fra’ Carnevale, Sansovino) ripercorrendo un secolo di storia dell’arte italiana e il fervido clima della Toscana rinascimentale.
Un’esposizione ambiziosa ed assolutamente nuova che consentirà di rileggere e di comprendere a fondo il significato e il valore di un’arte straordinaria di cui restano importanti testimonianze anche nella provincia di Arezzo. La mostra diventa così il cuore di un percorso che si sviluppa sul territorio, tra le valli del Casentino, del Valdarno, della Valdichiana e della Valtiberina, in una serie di itinerari di grandi suggestioni, in cui arte e natura si intrecciano in un connubio di assoluto fascino.
Informazioni
Sede: Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna - Arezzo, via San Lorentino, 8
Orario mostra: Tutti i giorni 9.00 - 19.00
Telefono: 800.90.44.47
Dall’estero: + 39 049 2010067
E-Mail: mostradellarobbia@provincia.arezzo.it
Biglietti: biglietto intero € 10,00, ridotto € 7,00 ( visitatori di oltre 65 anni, tra 18 e 25 anni); ridotto speciale € 5,00 (
visitatori tra i 6 e i 18 anni); Gratuito € 0,00 ( bambini di età inferiore ai 6 anni, accompagnatori di disabili, guide turistiche dotate di tesserino professionale)
Per saperne di più
Elenco delle opere in mostra
I Della Robbia, Biografia
Itinerari in provincia
21 febbraio - 7 giugno 2009


 
 
PISA
 
 

PISA
Il cannocchiale e il pennello
Nuova scienza e nuova arte nell'età di Galileo


Le rinnovate sale della storica residenza sul Lungarno ospitano l’esposizione che, attraverso 150 opere, tra quadri, sculture, disegni, incisioni, libri e oggetti, indaga i rapporti tra il grande studioso e i maggiori artisti del suo tempo.
La città toscana rende così omaggio al suo illustre cittadino, in occasione del IV centenario delle prime rilevazioni astronomiche, anche con una serie di iniziative collaterali.

Pisa rende omaggio a Galileo Galilei, uno dei suoi più famosi cittadini, in occasione del IV centenario delle prime osservazioni astronomiche. Dal 9 maggio al 19 luglio 2009 presso Blu Palazzo d'arte e cultura si tiene la mostra dal titolo “Il cannocchiale e il pennello. Nuova scienza e nuova arte nell’età di Galileo”. La mostra rientra nelle iniziative Galileo a Pisa organizzate nell'ambito delle celebrazioni dell'Anno Galileiano.
Curata da Lucia Tomasi Tongiorgi e Alessandro Tosi, promossa dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni Galileiane, dalla Regione Toscana, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, dal Comune di Pisa, dalla Provincia di Pisa e dall’Università di Pisa, l’esposizione ripercorre, attraverso 150 opere, tra quadri, sculture, disegni, incisioni, libri e oggetti, l’intero percorso umano e intellettuale del grande scienziato, indagando i rapporti e le influenze tra Galileo e i maggiori artisti del tempo, evidenziando la fitta trama di relazioni con cui le scienze e le arti si trovarono a rispondere alla “rivoluzione” galileiana.
Grazie a prestiti provenienti da prestigiose istituzioni culturali nazionali e internazionali, tra le quali la Wellcome Library di Londra, il National Maritime Museum di Greenwich, il Detroit Institute of Arts, The Blanton Museum of Art, l’Istituto Nazionale per la Grafica e la Galleria Spada di Roma, la Galleria degli Uffizi, la Galleria Palatina, il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, il Museo del Bargello, l’Accademia di Belle Arti e la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, il Museo della Natura morta di Poggio a Caiano, la Biblioteca Universitaria dell’Archiginnasio di Bologna, l’Opera Primaziale, la Biblioteca Universitaria e il Museo di San Matteo di Pisa, e numerose collezioni private, è possibile ammirare opere di alcuni dei grandi maestri dell’arte del XVII secolo, da Cigoli a Ribera, da Arcimboldo a Jacopo Ligozzi, da Caravaggio a Artemisia Gentileschi, da Frans Francken a Filippo Napoletano, da Pietro Paolini a Guercino.
Il percorso espositivo, organizzato in sezioni, prende avvio con gli anni della formazione di Galileo tra Pisa e Padova, focalizzando l’attenzione sui maestri del genio pisano, le sue letture, le sue prime opere e le prime esperienze.
Viene quindi presentato un nucleo di opere che analizzano i rapporti tra la cultura scientifica e la cultura artistica nelle principali realtà italiane. Dalla Bologna di Ulisse Aldrovandi, alla Firenze dei Medici e alla Roma del cardinal Del Monte, saranno evidenziati i principali episodi figurativi in stretta connessione con gli ambienti scientifici in cui si muoveva Galileo.
Partendo da un celebre passo dedicato all’Ariosto, la sezione “Ometti curiosi” illustra l’evoluzione, anche in termini galileiani, del collezionismo enciclopedico e della tradizione delle Wunderkammern nell’Europa della prima metà del XVII secolo, con significativi riscontri anche in ambito del collezionismo artistico e dei percorsi del gusto.
Dipinti e disegni certificheranno i rapporti tra lo scienziato pisano e Ludovico Cardi detto il Cigoli, l’artista che rappresenta una delle voci più autorevoli della rinnovata pittura fiorentina del tempo, così come l’impatto del Sidereus Nuncius e delle prime scoperte astronomiche galileiane sulla cultura figurativa del primo ‘600 a Firenze, Roma e in tutta Europa.
L’esposizione documenta pertanto l’affermarsi di una vera e propria “bottega” galileiana, ovvero di una generazione di artisti in grado di far proprie le conquiste dello scienziato, mostrandone le tangenze con le ricerche e le sperimentazioni dei maggiori interpreti dell’arte del tempo, tra cui la celebre pittrice Artemisia Gentileschi.
La sezione finale, “Nuove scienze, nuove arti”, è dedicata alla ricezione dell’eredità di Galileo in direzione di un nuovo rapporto tra le arti e le scienze, testimoniato dal rinnovamento e dall’evoluzione di un linguaggio figurativo in cui è possibile riscontrare, anche in termini simbolici e allegorici, l’insegnamento dello scienziato pisano.

La mostra
Allestita nelle sale del Palazzo Blu, destinate in futuro ad accogliere esposizioni temporanee, la mostra sarà divisa in sezioni che ripercorrono, in successione tematica e cronologica, gli stretti rapporti tra la nuova scienza galileiana e le arti figurative, tra il cannocchiale e il pennello.
La prima sezione, aperta dall’Atto di Battesimo di Galileo nel 1564, raccoglie testimonianze della sua formazione tra Pisa, Firenze e Padova. A dipinti di grande importanza, come i ritratti dei maestri Cesalpino, Mercuriale e Mazzoni, il Ritratto di Galileo attribuito a Domenico Tintoretto (proveniente dal National Maritime Museum di Greenwich), o il Bibliotecario dell’Arcimboldo di Skokloster (Svezia), si uniscono libri e preziosi manoscritti, strumenti scientifici e musicali, inediti autografi. Di particolare suggestione gli oggetti (la lampada del Duomo e le sfere lasciate cadere dalla Torre) che tradizionalmente sono associate alla prime esperienze e osservazioni del giovane scienziato a Pisa.
La seconda sezione documenta le molteplici connessioni fra le arti e le scienze tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII, ovvero in un “autunno della Maniera” in cui si intrecciano le splendide tempere naturalistiche di Jacopo Ligozzi (conservate al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi) e il nuovo dettato della pittura di Caravaggio, presente in mostra con l’Incoronazione di spine.
La terza sezione sarà dedicata alla cultura degli “ometti curiosi” che per Galileo non poteva corrispondere a una moderna visione della scienza, ovvero alle Wunderkammern, le camere di meraviglie che raccoglievano, in un misto di passione scientifica e curiosità, gli oggetti più esotici e stravaganti. Aperta da un dipinto di Frans Francken II e da coeve testimonianze grafiche e pittoriche, vi si possono ammirare alcuni reperti provenienti dall’antica “galleria” del Giardino dei Semplici pisano, dal corno di narvalo, alla pelle di coccodrillo, al nautilus decorato, al celebre teschio con il rametto di corallo.
La quarta sezione è interamente dedicata al grande pittore Ludovico Cardi, detto il Cigoli, amico di Galileo e protagonista dell’unione fra la cultura scientifica e il mondo delle arti figurative, in grado di interpretarne le straordinarie scoperte e osservazioni astronomiche. Notevole in tal senso è lo Scorticato, scultura di sorprendente definizione anatomica proveniente dal Museo del Bargello, come pure disegni e dipinti (dal San Girolamo al Giaele e Sisara) che rimangono esempi tra i più alti della pittura “riformata” toscana.
Attraversata la corte coperta si sale al piano superiore dove la quinta sezione tocca il tema nodale dell’impatto del Sidereus Nuncius sulla cultura del tempo, attraverso capolavori come La fuga in Egitto di Adam Elsheimer e le invenzioni grafiche di Jacques Callot. E nella sezione successiva, la sesta, saranno esposte le tele dei maggiori artisti influenzati dal pensiero e dalle opere di Galileo, da Artemisia Gentileschi a Francesco Furini, da Orazio Gentileschi fino al grande artista spagnolo Jusepe de Ribera, detto Lo Spagnoletto, con un dipinto emblematico come l’Allegoria della Vista proveniente da Città del Messico, prima raffigurazione pittorica del cannocchiale.
Nel lungo corridoio sono inoltre ordinati i dipinti di Filippo Napoletano, Baccio del Bianco, Jacopo da Empoli o Giovanna Garzoni, che documentano lo sviluppo del genere della natura morta come riflesso di una cultura profondamente galileiana.
Da qui, ridiscesi al piano terreno, la mostra si conclude con la settima sezione, Nuove scienze e Nuove arti; mentre una sala ricostruisce la piccola “quadreria” che Galileo custodiva ad Arcetri nella stanza dove morì nel 1642, si prosegue con opere di Furini, Pietro Paolini, Ribera, Guercino, Niccolò Tornioli, per arrivare al ritratto più celebre di Galileo, quello dipinto da Justus Sustermans e già conservato nella Tribuna degli Uffizi, senza dubbio, l’immagine più suggestiva della scienza moderna.

Dove
Pisa, Palazzo Blu - Lungarno Gambacorti 9
Durata
9 maggio – 19 luglio 2009
Orari
da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima) lunedì chiuso
Biglietti
intero euro 7,00, ridotto e gruppi euro 5,00
Informazioni e prenotazioni gruppi
Impegno e Futuro
tel. 05028515 – fax 050503532
info@impegnoefuturo.it
Per informazioni
tel. 050 500197
www.galileoapisa.org


Pisa, dal 9 maggio al 19 luglio

 




 
 
FIRENZE
 
 
COLLE VAL D'ELSA

CortiCinema


Tre serate cinematografiche dedicate al tema del lavoro con la proiezione di film e cortometraggi nella suggestiva cornice del Teatro dei Varii, nella parte alta della città. Torna a Colle di Val d’Elsa, con una nuova formula, l’appuntamento con la rassegna di cortometraggi CortiCinema, in programma da giovedì 18 a sabato 20 giugno, con ingresso gratuito. Nel corso della tre giorni saranno proiettati film già noti e i cortometraggi selezionati fra gli oltre venti giunti da tutta Italia e dall’estero, in particolare da Montreal e dalla Spagna, che vedono anche autori di grandi nomi, quali Massimo Wertmuller e Claudio Insegno.

L’iniziativa, promossa da KineCoop e dall’associazione Cinemanagement con il patrocinio del Comune di Colle di Val d’Elsa, vedrà, come tradizione, un ruolo attivo del pubblico, che, nelle prime due serate, sarà chiamato a scegliere due cortometraggi tra i quattro lavori proiettati e scelti dalla giuria. Le scelte del pubblico accederanno alla finale insieme ad altri quattro cortometraggi selezionati dai giurati.

Il programma. CortiCinema si aprirà giovedì 18 giugno alle ore 19 con la proiezione del film drammatico di Laurent Cantet “Risorse umane”, che vede protagonista Frank, un neolaureato in economia aziendale che svolge uno stage estivo nella fabbrica dove lavora il padre. Quando scopre di essere stato usato per attuare una revisione nell'azienda con conseguente riduzione di personale, Frank non esita a schierarsi dalla parte dei lavoratori in sciopero. Alle ore 21.30 è prevista la prima selezione di cortometraggi, con la proiezione di due lavori scelti dalla giuria. Il più votato dal pubblico accederà alla finale di sabato 20 giugno. La prima serata di CortiCinema si chiuderà alle ore 22 con il film-documentario di Francesca Comencini “In fabbrica”, che ripercorre le trasformazioni del lavoro in Italia a partire dall'immediato dopoguerra, con il passaggio dai campi ai capannoni, e la progressiva crescita della coscienza di classe.

La seconda serata di CortiCinema, in programma venerdì 19 giugno, si aprirà alle ore 19 con la proiezione del film commedia di Lars Von Trier “Il grande capo”. Il protagonista è il proprietario di una società d'informatica che mette in vendita l'azienda e, per coprire una serie di scelte impopolari, decide di inventarsi la figura di un finto presidente che nessuno ha mai visto. Quando i possibili acquirenti della società cominciano ad insistere per incontrare il capo, l'uomo deve assumere un attore fallito per interpretare il ruolo del presidente della società. Alle ore 21.30 è prevista la seconda selezione di cortometraggi, con la proiezione di due lavori scelti dalla giuria. Anche in questo caso, il più votato dal pubblico accederà alla finale di sabato 20 giugno. La seconda serata si chiuderà alle ore 22 con il film drammatico di Fernando Léon De Aranoa “I lunedì al sole” dove i protagonisti sono un gruppo di operai spagnoli disoccupati che trascorrono le loro giornate al bar a parlare della difficoltà di trovare lavoro, dei loro sogni e del loro passato.

CortiCinema si chiuderà sabato 20 giugno con la finale, in programma a partire dalle ore 21.30. I protagonisti saranno i quattro cortometraggi selezionati dalla giuria e i due finalisti decretati dal pubblico. La serata darà spazio anche ai ragazzi del liceo linguistico “San Giovanni Bosco” di Colle di Val d’Elsa che esprimeranno un giudizio critico sui lavori proiettati, dopo aver frequentato il corso di storia e critica del cinema promosso da KineCoop nel corso dell’anno scolastico, come accade, ormai, da alcuni anni. Nel corso della serata saranno consegnati i premi della giuria e del pubblico.

 

 
 
 
 





 


 
 
     
   
   
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