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Arte e mostre in Toscana
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Arte, mostre maggio 2012 |
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Maggio 2012 |
Arte, mostre in Toscana |
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Grosseto |
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ORDINARY WORLD
Andy Warhol, Pietro Psaier and the Factory artworks
Keith Haring, Paolo Buggiani and the Subway drawings
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6 settembre - 4 novembre, Palazzo Nerucci di Castel del Piano
6 settembre - 4 novembre, Castello di Arcidosso
7 settembre - 4 novembre, Villa Sforzesca di Castell'Azzara |
Castel del Piano - Castello di Arcidosso - Castell'Azzara |
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Andy Warhol, Campbell’s soup |
Ultima tappa per la mostra itinerante “ORDINARY WORLD. Andy Warhol, Pietro Psaier and the Factory artworks / Keith Haring, Paolo Buggiani and the Subway drawings”, l’offerta espositiva della Rete Museale della Provincia di Grosseto. La mostra, inaugurata il 21 giugno a Follonica, prosegue sul Monte Amiata separandosi in tre parti: le opere di Keith Haring e Paolo Buggiani saranno ospitate a Palazzo Nerucci di Castel del Piano e al Castello di Arcidosso (6 settembre – 4 novembre), mentre la Villa Sforzesca di Castell’Azzara accoglierà i lavori di Warhol e Psaier (7 settembre – 4 novembre). La mostra è curata da Maurizio Vanni.
Gli anni Sessanta americani erano destinati a diventare l’epicentro vulcanico del “Tutto” universale che, di lì a poco, avrebbe rappresentato, a livello politico, economico e culturale, il mondo. In questo quadro la POP ART si affermava nel tentativo di andare oltre alle esperienze dell’Espressionismo Astratto, trasformando l’oggetto direttamente in immagine; per la prima volta, il pubblico si trovava di fronte al valore di ciò che, creato dall’industria e pensato per l’uso comune, ora era eletto a opera d’arte.
Parallelamente alla POP-ART di Andy Warhol e agli artisti della Factory, nella New York della fine degli anni Sessanta, iniziava a imperversare una forma d’arte non convenzionale, fuori da ogni schema e difficilmente controllabile. I vagoni della metropolitana o le pareti di un sottopassaggio diventano palinsesto di una creatività libera, spontanea e dirompente che voleva arrivare direttamente al pubblico senza intermediari. Il fenomeno era la STREET-ART di cui uno dei massimi esponenti, nella generazione successiva, quella dei primi anni Ottanta, meno selvaggia e più consapevole della precedente, fu Keith Haring che sarà considerato l’erede spirituale di Andy Warhol. L’evento espositivo vuole fornire ulteriori basi di raffronto e comparazione, ma anche congruenze intellettuali, esistenziali e artistiche, in modo particolare tra Andy Warhol e Keith Haring. La mostra è completata dalla presenza di un testimone d’eccellenza protagonista di rilievo tra gli Street-artists di quegli anni: Paolo Buggiani. Il “Pattinatore volante”, che imperversava in quel periodo per le strade di New York e cui Haring stesso dedicò uno dei suoi personaggi, sarà esposto anche in mostra: The Flying Man.
Oltre all’evento espositivo, saranno programmati una serie di eventi collaterali di taglio interdisciplinare: il “The living talkshow “THE FACTORY AND THE POP SHOP. Business Art, Pubblic Art e i testimoni del proprio tempo”, con momenti di dibattito e live performance, il focus di approfondimento “Andy Warhol, Keith haring e Paolo Buggiani. Artisti contro. I sismografi della cultura popolare”, legato ai temi della Pop Art e della Street Art, performance teatrali e interventi performativi “inattesi e imprevisti”.
Coordinamento:
Rete museale della Provincia di Grosseto
Organizzazione:
ComediArting
Orari
Casteldelpiano: da martedì a venerdì dalle 16 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (chiuso il lunedì)
Arcidosso: da martedì a venerdì dalle 16 alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. I giorni 20 e 27 ottobre aperto anche dalle 21.30 alle 23.30 (chiuso il lunedì)
Castell’Azzara: da martedì a venerdì dalle 16.00 alle 19.30; sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30 (chiuso il lunedì)
Ingresso
Arcidosso e Casteldelpiano: cumulativo (per entrambe le sedi) intero € 3,00 e ridotto € 2,00
Castell’Azzara: intero € 4,00 e ridotto € 3,00
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Firenze |
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Firenze negli occhi dell’artista
Da Signorini a Rosai
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17 luglio - 28 ottobre 2012 |
Firenze, Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti |
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Telemaco Signorini (1835-1901) - Firenze, Mercato Vecchio, 1882-1884 |
La Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino offre al pubblico dei suoi musei ancora una mostra, la seconda nel 2012 alla Galleria d’arte moderna, che inaugura dopo che sono trascorsi appena quindici giorni dalla chiusura di quella dedicata al Giapponismo in Italia.
E questa volta protagonista è Firenze soggetto che sarà apprezzato dai suoi cittadini ma anche dagli stranieri grazie a un itinerario, una guida della memoria di come la città si offriva e si offre oggi.
In mostra saranno esposte 49 dipinti, tutti dedicati a vedute o rappresentazioni della città ripresa da varie prospettive: dalle ariose visioni del Settecento di Giuseppe Maria Terreni a quelle romantiche di Giovanni Signorini fino alle opere dal tono domestico del pieno Ottocento di Lorenzo Gelati o alle raffigurazione di spaccati cittadini dai toni accesi della macchia come il Mercato Vecchio di Telemaco Signorini. E poi ancora struggenti opere del Novecento in cui il modo di rappresentare la città si è rinnovato dando un ruolo da protagonista al singolo monumento: è il caso della Chiesa di Cestello di Silvio Pucci, di quella di Santo Spirito di Orlando di Collalto, e poi le piazze e le strade limitrofe fino “all’interpretazione rosaiana di Via Lupo e di Via Santa Margherita a Montìci e all’opera Il trionfo della strada, quasi traduzione pittorica di alcune descrizioni di Vasco Pratolini.”(S. Condemi).
L’occasione della mostra è sorta con il ritorno alla Galleria d’arte moderna dopo un deposito di lungo termine presso l’ex Museo di Firenze com’era di 16 dipinti che documentano luoghi di una Firenze scomparsa o fatalmente cambiata ai quali sono state affiancate altre 33 opere dedicate alla città e mai esposte, selezionate attingendo dalle collezioni custodite nei depositi.
La mostra ha dato inoltre occasione di fare un intervento di restauro generale o parziale sui dipinti sia su quelli rientrati ma anche su tutti quelli selezionati dai depositi per l’esposizione.
Un percorso visivo parallelo a quello dell’evento è affidato alle fotografie artistiche di Antonio Quattrone, eseguite prendendo a soggetto gli stessi luoghi proposti dai dipinti, rispettandone inoltre il taglio e la visuale. Queste immagini aiutano a comprendere meglio lo stesso luogo della città nel passato e nel presente e danno al catalogo della mostra, edito da Sillabe, il taglio inedito di una guida a un percorso storico della città tra Settecento e Novecento.
La mostra, curata come il catalogo da Simonella Condemi, è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze con la Galleria d’arte moderna e Firenze Musei.
Orario della mostra
martedì – domenica 8.15 – 18.50
Chiuso il lunedì
Prezzo del biglietto
intero € 13.00; ridotto € 6.50 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni
Gratuito per i cittadini dell’U.E. sotto i 18 e sopra i 65 anni
Servizio didattico per le scuole
Visita guidate per le scolaresche solo su prenotazione al costo di € 3.00 ad alunno
Info e prenotazioni Firenze Musei 055.294883
Servizio visite guidate per gruppi
Info e prenotazioni: Firenze Musei 055.290383 e-mail firenzemusei@operalaboratori.com
Sito web
www.firenzedasignoriniarosai.it |
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Firenze |
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AKIYOSHI ITO, SOGNI SOTT'ACQUA
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13 SETTEMBRE - 14 OTTOBRE 2012 |
Firenze, Museo Nazionale Alinari della Fotografia |
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Pittore e scultore di formazione, l’artista giapponese Akyiyoshi Ito arriva a Firenze al MNAF in anteprima italiana, portando i suoi "Miracoli sotto le onde".
Con Ito il Museo prosegue nella sua programmazione espositiva dedicata alla fotografia contemporanea e alla produzione di alcuni esponenti della cultura artistica orientale che, attraverso il medium fotografico, restituiscono ed interpretano la bellezza e l’ordine del mondo naturale.
Figlio d’arte, Akiyoshi Ito ha iniziato la sua originale attività di fotografo circa 40 anni fa addentrandosi tra le bellezze naturali dei fondali marini a lui vicini, nell’arcipelago di Okinawa nel sud del Giappone, nell’intento di coniugare la sensibilità estetica e la pratica artistica con un messaggio chiaro che ponesse al centro la magnifica essenza della natura e la sua salvaguardia. Da un’intensa passione per il mare e il mondo sottomarino, infatti, nascono le sue fotografie che ritraggono i mari del Giappone, delle Filippine, delle Hawaii, la barriera corallina australiana, i fondali delle Maldive, il mar Rosso e, più in generale, tutti quei luoghi in cui è riuscito a catturare la bellezza degli incredibili ecosistemi marini.
Le immagini che ne derivano, sempre di grande formato, svelano al pubblico un mondo che ha del meraviglioso e che rimane nascosto allo sguardo dei più. Al di là delle onde il mare mostra la sua ricchezza, fatta di forme e colori, scenari e composizioni che continuamente si succedono tra loro, sempre diversi. Esposte in mostra le fotografie danno l’illusione di trovarsi immersi ed avvolti da mari lontani: immensi deserti di acqua dalle infinite sfumature di blu che contrastano con le barriere coralline e i loro innumerevoli abitanti. Lo sguardo di chi osserva si perde nella ricchezza e nella vicinanza dei particolari di questi grandi tabloid vivants che per un attimo hanno catturato una vita che, spesso a nostra insaputa, scorre e si svolge sott’acqua.
“Per me la fotografia consiste nel potermi avvicinare quanto più è possibile a cogliere la bellezza delle forme e dei colori degli essere viventi. Cerco di rendere ancora più bello quanto già non lo è, alle volte avvicinandomi ad un’immagine surreale che possa emozionare ed appassionare il pubblico. Credo che questa sia una delle mie missioni” scrive l’Artista.
Immergendosi a 8-10 metri di profondità e facendosi aiutare solo dalla luce del sole, Ito realizza fotografie dai colori tanto vivaci e brillanti e le composizioni così perfette da sembrare surreali e modificate al computer. Si tratta, al contrario, di scatti autentici in cui è la luce a disegnare le forme e la natura, con le sue leggi, ad ordinare la realtà. Nelle sue composizioni la fotografia si rivela ancora come la “matita della natura”, capace di fissare su un pezzo di carta sensibile all’azione della luce l’immagine della realtà.
Rispettoso della sacralità della natura l’artista ci conduce in un mondo impossibile da descrivere a parole in cui il monito sembra chiaro: ricordarsi della bellezza di una natura autosufficiente vuol dire rispettarla e assumersene la responsabilità in quanto suoi amministratori.
“Mi sono ripromesso di adorare la natura, di lasciarmi emozionare dalla bellezza della vita divenendo un interprete dello splendore sotto le onde e un evangelista della bellezza, di manifestare continuamente la sua essenza attraverso il mezzo artistico della fotografia. Coloro che hanno avuto modo di vedere la vera bellezza della natura non possono che mettersi al servizio di essa e continuare a creare lavori che portino il suo messaggio al mondo”. Akyoshi to.
“La sua collezione di fotografie a colori, che immortalano le più spettacolari barriere coralline di tutto il mondo, sintetizzano due mondi contrapposti: quello artistico della fotografia che ritrae il mondo sommerso dei nostri oceani, e quello della natura assolutamente critica delle barriere coralline del nostro ecosistema.” Franklin Odo, Direttore, Asian Pacific American Program Smithsonian Institution.
Ambasciatore ad honorem dell’isola di Chura, archipelago di Okinawa e membro del “World Wildlife Fund”, nell’arco della sua carriere Akyoshi Ito si è dedicato molto anche all’educazione infantile ed importante è stato il suo contributo in merito. Ha pubblicato molti libri e saggi ed è stato direttore di diversi istituti e scuole di formazione del Giappone orientale. In linea con questo aspetto centrale della sua attività, il dipartimento educativo del MNAF ha realizzato il progetto didattico Immergiamoci indirizzato alle scuole e alle famiglie che, attraverso la fotografia ed il gioco, vuole sensibilizzare sui temi del rispetto e della salvaguardia della natura.
UFFICIO STAMPA:
Stefania Rispoli, rispoli@alinari.it tel. 055.2395207, fax 055.2395230.
ORARIO:
tutti i giorni 10,00 – 19,30 - MERCOLEDI CHIUSO
Biglietteria:
Intero € 9,00; Ridotto € 7,50; Convenzioni € 6,00; Scuole € 4,00; Gratis bambini fino a 5 anni
Sede:
Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Piazza Santa Maria Novella 14a rosso
Firenze
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Viareggio |
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Passioni. Omar Galliani incontra Benozzo Gozzoli |
Fino al 4 novembre 2012 |
Viareggio |
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“Un artista contemporaneo che si confronta con un grande artista del passato.
Un viaggio senza tempo che dal Rinascimento arriva fino ai giorni nostri.
Questo l’elemento distintivo della mostra “Passioni. Omar Galliani incontra Benozzo Gozzoli” che a partire dal 19 maggio e fino al 24 luglio 2012 sarà allestita al Museo Benozzo Gozzoli e all’Oratorio di San Carlo di Castelfiorentino (via Testaferrata).
La mostra – terzo appuntamento della rassegna “PassionArti. Castelfiorentino Contemporary” promossa dal Comune di Castelfiorentino grazie a un’idea del curatore, il critico Maurizio Vanni – presenta sedici opere “a tema” realizzate da Omar Galliani che suggeriscono una rilettura e una originale interpretazione degli affreschi di Benozzo Gozzoli conservati nel Museo Be.Go. di Castelfiorentino, il cui tratto inconfondibile – “linea felice e senza interruzioni” secondo l’indovinata definizione di Galliani – agevola questa ricongiunzione cromatica tra passato e presente.
“Dipanare la linea di Benozzo per avvolgerla sulla tavola – osserva Omar Galliani – non è stata impresa facile. L’elemento di congiunzione e di svelamento nasce dall’imperturbabilità incisoria del suo disegno. Sismografo di un Rinascimento filmato nel suo espandersi iniziale tra torri e cipressi, e rituali quotidiani intrisi di mistiche trasparenze.”
Il significato autentico di questo appassionante confronto con uno dei protagonisti del Rinascimento in Toscana emerge ancora dalle parole dell’autore: “Traslare oggi quell’esperienza dettata dall’aria e dal sole di quel periodo lineare e felice della pittura – prosegue Galliani – significa sospendere il nostro tempo vocato alla rapidità e al momentaneo. Significa rientrare nel tempo di Benozzo senza perdere il contatto con il nostro tempo. Cortocircuito della storia che di fronte ad una mancanza di progettualità futura riconsidera attraverso l’apparente semplicità della linea la complessità delle cose.”
La mostra “Passioni. Omar Galliani incontra Benozzo Gozzoli” sarà inaugurata alla presenza dell’artista giovedì 19 maggio 2012 alle ore 18.00.
Orario (valido sia per il Museo Be.Go. che per l’Oratorio di San Carlo):
lunedì e venerdì 9.00 - 13.00; martedì e giovedì 16.00 - 19.00; sabato, domenica e festivi 10.00 - 12.00 / 16.00 - 19.00
Ingresso unico per museo e mostra:
intero 3 € e ridotto 2 €
Informazioni:
0571.64448/686341;
www.museobenozzogozzoli.it;
info@museobenozzogozzoli.it |
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Viareggio |
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Borrani al di là della macchia. Opere celebri e riscoperte |
Fino al 4 novembre 2012 |
Viareggio |
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Ad oltre trent’anni dall’unica mostra monografica su Odoardo Borrani tenutasi a Firenze (1981), il Centro Matteucci per l’Arte Moderna rinnova l’appuntamento espositivo con una straordinaria selezione di capolavori, tra cui alcuni inediti, del maestro macchiaiolo.
La mostra Borrani al di là della macchia. Opere celebri e riscoperte, nata da un’idea di Giuliano Matteucci e curata da Silvio Balloni ed Anna Villari, mette a fuoco in modo completo ed ampiamente documentato alcuni aspetti sin’ora mai indagati della carriera dell’artista. All’origine vi è il fortunato ritrovamento di quadri straordinari mai esposti o non più visti da tempo che restituiscono, in uno spaccato non privo di sorprese, la fisionomia artistica di Borrani. Nato a Pisa, ma cresciuto e formatosi a Firenze, giovanissimo a fianco di Gaetano Bianchi collaborò al recupero degli affreschi di Paolo Uccello e Domenico Ghirlandaio. Conclusi gli studi accademici, cominciò a dipingere nella campagna fiorentina con Signorini e Cabianca. Fu una delle figure di spicco della Scuola di Castiglioncello, che vide la luce nel 1861 nella proprietà del critico-mecenate Diego Martelli; successivamente, con Lega ed Abbati, si distinse come protagonista della stagione di Piagentina, che conobbe la massima fioritura nell’omonima località all’esterno della cinta muraria del capoluogo toscano. Queste fasi, indubbiamente le più felici della sua creatività, sono ben testimoniate in mostra da quadri di assoluto rilievo quali Carro rosso, La raccolta del grano a Castiglioncello, Casolari a Piagentina e l’incomparabile Arno a Varlungo. E’ inoltre indagata, per la prima volta, la collaborazione di Borrani con la Manifattura Ginori, attraverso l’identificazione e lo studio di alcuni lavori eseguiti per la nota ditta di Sesto Fiorentino. Di particolare interesse la sezione dedicata alla vita della società toscana postunitaria felicemente testimoniata dal Ritratto di giovane uomo e dal Bambino in piedi, ritenuto da Emilio Cecchi emblematico del carattere narrativo-intimista della poetica di Borrani. Non sono, infine, stati trascurati altri aspetti della tematica borraniana come l’esaltazione della pace dei chiostri e l’elegia del volto antico e autentico di una Firenze scomparsa. Da segnalare, infine, la presenza dei Buoi al carro di Abbati e del Bovi scuri al carro di Sernesi: testimonianze eccezionali del lavoro svolto in comune con Borrani non esposte al pubblico da più di mezzo secolo.
ORARI:
1° luglio - 9 settembre
tutti i giorni dalle 17 alle 23 sabato e domenica 10-13 / 17-23
10 settembre - 4 novembre
tutti i giorni 15-19 / sabato e domenica 10-13 /15-19
info: + 39 0584 43016
info@centromatteucciartemoderna.it
biglietto intero: 8 euro
biglietto ridotto: 5 euro |
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Mostra aperta fino al mese di settembre 2012 |
Versilia |
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Suggestioni del '900: Un viaggio nella collezione Pieraccini |
fino al 30 SET 2012 |
Viareggio (Lu) |
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Presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani, è allestita fini al 30 giugno 2012 la collezione Giovanni e Vera Pieraccini dal titolo "Suggestioni del Novecento".
Artisti italiani e dell’Europa occidentale attivi fra la fine del XIX secolo fino ad arrivare ai nostri giorni caratterizzano il nuovo allestimento della prestigiosa collezione che Giovanni e Vera Pieraccini hanno donato al Comune di Viareggio.....
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