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Arte e mostre in Toscana
Arte, mostre gennaio 2012
 
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  arte in toscana
Gennaio 2012
Arte, mostre in Toscana
 
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Firenze
 
Filmscape, opere di Dawn Dudek
21 novembre 2011 - 3 gennaio 2012
FIRENZE
 
dawn dudek
 

Dopo la sua esposizione al 63esimo Festival di Cannes, la mostra “Filmscapes” della nota artista canadese Dawn Dudek arriva nella sua prima esclusiva nazionale a Firenze.
L’esposizione si protrarrà fino al 3 Gennaio sotto la cupola del locale di via il Prato. Le opere di Dudek rappresentano una serie di  narrazioni visive trovate nel cinema, nella fotografia e nelle illustrazioni, che sono state riprodotte poi su tela dall’artista con una singolare tecnica di pittura. In queste opere i fotogrammi selezionati  vengono rimossi dalla loro timeline cinematografica, per poi essere isolati e riassemblati in una nuova composizione.
Nata a Winnipeg, Dawn si è trasferita a Toronto, dovesi èlaureatai alla Ontario College of Art. Presso lo Studio Mad Dog ha ricopertoil ruolo di regista per le animazioni. Tra i suoi clienti figuravano case di produzione e network del calibro di Paramount Pictures, MTV e General Mills. La sua esperienza la portò ad approcciare i media online in Maclaren McCann Interactive (MMI) dove, nella veste di direttore artistico contribuì alla creazione di contenuti web per clienti come Nesquik e General Motors fino al 2001.
Attualmente Dawn continua a lavorare sulla sua serie Filmscapes. Nell'ultimo anno ha esposto in tutta la Francia, la Spagna ed a Monaco. Gli ultimi due anni hanno visto i suoi quadri appesi nel prestigioso salone de l’Hotel de la Société Nationale des Beaux-Arts di Louvre, a Parigi.
Ideal Firenze, il nuovo poliedrico locale di via il Prato che racchiude al suo interno un cocktail bar, light lunch, bistrot, spazio eventi, ambientato sotto le volte della ex Rotonda Barbetti, divenuta poi negli anni sede delle officine Ferrari, ambientato nell’atmosfera unica di un giardino al coperto sotto una caratteristica cupola in vetro alta 14 metri.
 
Dove
IDEAL, via il Prato, 4/B  - Firenze
Info: 055.2654348 - info@idealfirenze.it
Ingresso Libero - Free WI-Fi
Orari: Lunedì-Giovedì (07.00-01.00) - Venerdì-Sabato (08.00-02.00) -Domenica (18.00-02.00)

 
Firenze
 
Il Denaro e la Bellezza.
I Banchieri, Botticelli e il Rogo delle Vanità in mostra
Fino al 22 GEN 2012
FIRENZE
 
dawn dudek
 

Capolavori di Botticelli, Filippo Lippi, Beato Angelico, Paolo Uccello, Donatello, Antonio del Pollaiolo, Domenico Veneziano, Lorenzo di Credi – l’élite del Rinascimento – illustrano come il fiorire del moderno sistema bancario sia stato parallelo alla maggiore stagione artistica del mondo occidentale: la mostra collega quell’intrecciarsi di vicende economiche e d’arte agli sconvolgenti mutamenti religiosi e politici dell’epoca.
La mostra racconta la storia dell’invenzione del sistema bancario moderno e del progresso economico cui ha dato origine, ricostruendo la vita e l’economia europea dal Medioevo al Rinascimento. I visitatori possono entrare nella vita delle famiglie che ebbero il controllo del sistema bancario, cogliendo anche il persistente conflitto tra valori spirituali ed economici. Il mito del mecenate è strettamente legato a quello dei banchieri che finanziarono le imprese delle case regnanti, ed è proprio quella convergenza che favorì l’operare di alcuni dei più importanti artisti di tutti i tempi.
Un viaggio alla radice del potere fiorentino in Europa, ma anche un’analisi di quei meccanismi economici che – mezzo millennio prima degli attuali mezzi di comunicazione – permisero ai fiorentini di dominare il mondo degli scambi commerciali e, di conseguenza, di finanziare il Rinascimento. La mostra analizza i sistemi con cui i banchieri crearono immensi patrimoni, illustra la gestione dei rapporti internazionali e chiarisce anche la nascita del mecenatismo moderno che ha origine spesso come gesto penitenziale per trasformarsi poi in strumento di potere.
Curata dallo scrittore e traduttore Tim Parks, autore de "La fortuna dei Medici", e dalla storica dell’arte Ludovica Sebregondi, questa mostra vuole rappresentare un’occasione per guardare l’arte trasversalmente, coinvolgendo economisti, politici e diplomatici e raccontando le radici del Rinascimento fiorentino dall’ottica delle relazioni – palesi, e più spesso segrete – fra arte, potere e moneta. Il denaro e la bellezza, dunque.
Centrali, per illustrare questi percorsi, i capolavori realizzati per le famiglie di banchieri, mentre la parabola delle grandi famiglie fiorentine in difficoltà a causa dei rovesci finanziari si chiude con quel ciclone politico-religioso che fu Savonarola. Il frate, con i “bruciamenti delle vanità”, arrivò a negare quanto il Rinascimento aveva rappresentato, pur costituendone parte integrante. La ricostruzione multimediale dei bruciamenti ne illustra e interpreta significati e contenuti.
La mostra si avvale anche di dettagliate raffigurazioni del mestiere del banchiere (opera di straordinari artisti fiamminghi) per raccontare il periodo in cui Firenze era la capitale finanziaria del mondo. Vengono anche adeguatamente chiariti, con l’ausilio di strumenti multimediali, gli antichi percorsi del denaro e del commercio.
Orari:
tutti i giorni 9,00-20,00, Giovedì 9,00-23,00
Info:
Fondazione Palazzo Strozzi
Piazza Strozzi - 50123 Firenze
Telefono: 055 2776461-06
Fax: 055 2646518
Web: www.palazzostrozzi.org

 
Luccae
 
Carte rivelatrici.
I tesori nascosti della Collezione Peggy Guggenheim
fino al 15 GEN 2012
Lucca
 
picasso, busto di uomo in maglia a righe
 

La mostra, curata da Maurizio Vanni, porta alla luce una collezione, in gran parte inedita, di opere su carta di artisti del Novecento, appartenuta a Peggy Guggenheim. “L’intento – scrive Maurizio Vanni – è proprio quello di riscoprire il valore di una collezione su carta non importante solamente per gli autori che ne fanno parte, ma anche per i momenti, umani e culturali, che hanno contraddistinto la raccolta. In un certo momento della sua vita, infatti, Peggy Guggenheim cambiò radicalmente le sue abitudini dedicandosi con tutta se stessa all’arte moderna e alla visita degli studi di quegli artisti che, di lì a poco, avrebbero cambiato la storia dell’arte della propria epoca. Nessuno potrà mai dire con certezza quanto Peggy abbia contribuito al loro successo, ma certamente il Novecento deve molto a questa figura intraprendente, istintiva, sensibile, ma anche passionale, impulsiva, combattiva e lungimirante che ha trasformato un sogno in una meravigliosa ed eterna raccolta di carte rivelatrici di passioni, amori, conoscenze e memorie di un tempo senza tempo. I tesori nascosti della collezione corrispondono alle preziose facce dello stesso diamante che risponde al nome Peggy”.
L’attività di Peggy Guggenheim, mecenate e collezionista, rispondeva alla volontà di sostenere economicamente e moralmente gli artisti dell’avanguardia, ma anche a quella di istruire, gli altri e se stessa, all’arte del suo tempo. La sua lungimiranza andò ben oltre il lavoro di raccolta di opere rappresentative del mondo contemporaneo per la creazione di una collezione il più completa possibile. Peggy non si limitò a collezionare, ma si applicò per diffondere e affermare l’arte contemporanea non solo in America, ma anche in Europa e in particolare in Italia. Molto è stato scritto e detto su Peggy Guggenheim e la sua collezione, ma ancora non è stato valorizzato il suo apprezzamento per le opere su carta, dimostrato dal fatto che alla sua morte, nel 1979, più di settanta opere della sua collezione erano appunto su supporto cartaceo. Senza tener conto di tutte quelle opere che negli ultimi trent'anni della sua vita, dal 1949 al 1979, aveva donato a musei e istituzioni di tutto il mondo proprio per diffondere l'arte contemporanea. La scelta di rappresentare la collezione di Peggy attraverso i suoi disegni è quindi inedita e ha permesso di ricostruire i momenti salienti della sua vita e della nascita della sua collezione.

Tra le opere della collezione si trovano disegni di Pierre Alechinsky, Jean Arp, Alexander Calder, Willem de Kooning, Max Ernst, Lucio Fontana, Friedensreich Hundertwasser, Vasily Kandinsky, František Kupka, Man Ray, André Masson, Roberto Sebastian Matta, Piet Mondrian, Henry Moore, Pablo Picasso, Hans Richter, Diego Rivera, Mario Sironi, Tancredi Parmeggiani, Yves Tanguy, Mark Tobey e Emilio Vedova.
All’interno della mostra ci saranno alcune delle prime opere entrate a far parte della collezione di Peggy: Idee per scultura e Senza titolo di Henry Moore e Blu nel Blu di Kurt Schwitters furono acquisite, durante le mostre tenutesi alla Guggenheim Jeune di Londra. Altri disegni, invece, furono esposti nella nota galleria newyorchese Art of This Century: Ragazze tra gli archi di Pegeen Vail e Senza titolo di Raoul Hausmann, entrambe inedite al pubblico, oltre a Senza titolo di Jean Arp, Oceano 5 di Piet Mondrian, Verso l’altro di Vasily Kandinsky, Il postino Cheval di Max Ernst e Il sogno e la menzogna di Franco di Pablo Picasso dopo la scomparsa di Peggy.
Tra le opere della collezione Peggy Guggenheim che parteciparono all’esposizione della Biennale di Venezia del 1948, ventiquattro erano su carta e diciannove di esse fanno ancora parte della collezione. Tra queste saranno in mostra, oltre ai disegni già citati di Ernst, Kandinsky, Mondrian, Moore, Picasso e Schwitters, Senza titolo di Victor Brauner, Uccello affascinato da un serpente di André Masson e Pi di John Tunnard. All’esposizione era previsto che partecipasse anche il disegno di Roberto Sebastian Matta, Le driadi, ma Rodolfo Palucchini, segretario generale della Biennale, lo fece rimuovere perché lo riteneva troppo apertamente sessuale per essere presentato al pubblico. Peggy sarebbe felice di sapere che sarà invece presente nell’esposizione dei suoi disegni presentata al Lucca Center of Contemporary Art.
Inoltre, in mostra vi sono disegni che sono stati raramente esposti al pubblico: Vestaglia di Pierre Alechinsky, Le grand passage di Alexander Calder, Casa che protegge di Hundertwasser, Studio per Organizzazione di motivi grafici di František Kupka, Testa dada di Hans Richter e Senza titolo di Tancredi, oltre ai già citati disegni di Brauner, Hausmann, Pegeen e Tunnard.
Ricostruire alcuni dei più importanti momenti dell'arte del Novecento attraverso i disegni della Collezione Peggy Guggenheim e alcuni dei disegni che ne hanno fatto parte e che per donazione della stessa collezionista oggi si trovano al Museum of Fine Arts di Boston, al Museum of Modern Art di New York, al Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City, al Tel Aviv Museum of Art è una grande opportunità culturale e propedeutica alla partecipazione e alla condivisione delle proposte e delle sperimentazioni legate alle arti visive della nostra contemporaneità. Rivivere il passato in chiave contemporanea potrebbe voler dire progettare un futuro ancora più imprevedibile ed entusiasmante.
Molti artisti del secolo scorso hanno dedicato impegno e tempo ai lavori su carta, hanno affidato a questo supporto le loro performance più libere e le loro più ardite sperimentazioni. Questa mostra costituisce dunque anche l’occasione di ripercorrere una parte di storia dell’arte del Novecento da un’ottica assolutamente inaspettata.

Orario mostra:
dal martedì alla domenica 10-19
lunedì chiuso
Biglietti:
intero 7 euro; ridotto 5 euro
Info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art
Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca
Telefono: 0583 571712
Fax: 0583 950499
Email: info@luccamuseum.com
Web: www.luccamuseum.com

 
Lucca
 
La Mostra impossibile di Caravaggio
fino all'8 GEN 2012
Serravezza (Lucca)
 
caravaggio
 

Inizialmente la chiusura era prevista per il 6 Novembre, ma il grande successo di pubblico riscontrato nel primo mese abbondante di esposizione ha spinto Goodlink, Rai e Fondazione Terre Medicee a prorogarne la durata fino all’8 gennaio 2012.
La mostra, prodotta dalla Rai da un’idea di Renato Parascandolo, raccoglie tutti i quadri di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, riprodotti fedelmente in scala 1:1, con gli stessi colori e le stesse suggestioni.
Ogni opera è stata riprodotta in digitale e stampata con un tecnica innovativa che mantiene le stesse luci, le stesse ombre e gli stessi colori dell’originale ed è retroilluminata per essere ancora più vicina al visitatore.
Una mostra dedicata a un grande artista può presentare tutte le sue opere, oppure una selezione. Se l’artista è Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, siamo di fronte a una produzione copiosa, e ormai dispersa in Italia e ai quattro angoli del mondo: Firenze, Messina, Milano, Napoli, Roma, Siracusa, Città del Vaticano, Malta, Vienna, Parigi, Berlino, Potsdam, Londra, Dublino, San Pietroburgo, Madrid, Hartford, New York, ecc.
L’esposizione, in uno stesso luogo, di tutta l’opera di Caravaggio, nessuna esclusa, un sogno a lungo coltivato da studiosi e appassionati, è dunque una mostra impossibile che comprende le riproduzioni a grandezza naturale, retro illuminate e ad altissima definizione di 63 dipinti, cioè l’intera opera del Caravaggio.
L’idea delle mostre impossibili nasce dalla considerazione che, nell’epoca della riproducibilità digitale dell’opera d’arte, la riproduzione deve essere tutelata e valorizzata quanto l’originale: una diffusione di massa delle opere d’arte, garantita dalle riproduzioni, risponde a un’istanza di democrazia culturale formulata da Walter Benjamin e André Malraux.
L’esposizione è completata dall’allestimento di diverse installazioni audiovisive, di notevole impatto didattico.
È possibile assistere alla proiezione di film e documentari dedicati alla vita e all’opera di Michelangelo Merisi.
È possibile vedere lo sceneggiato in sei puntate prodotto di recente dalla Rai e la registrazione dello spettacolo teatrale che Dario Fo ha messo in scena appositamente per questa mostra impossibile.
Si può inoltre ascoltare, in una sala opportunamente allestita, la musica dipinta dal Caravaggio in tre celebri opere (La fuga in Egitto, L’amore vincitore e il Suonatore di liuto).
Numerosi pannelli illustrativi delle opere e delle vicissitudini dell’artista, con testi tratti dalle cronache del tempo, aiutano il visitatore a contestualizzare l’opera del pittore.
La mostra è stata strutturata in un percorso a stanze che racchiudono soggetti interpretati in diverse maniere a seconda dei periodi in cui sono stati dipinti, dalla flagellazione a San Giovanni Battista.

Orari:
dal martedì al sabato
dalle ore 15.00 alle ore 19.30
domenica
dalle ore 10.00 alle ore 19.30
lunedì chiuso
8, 25 dicembre e 6 gennaio
dalle ore 15.00 alle ore 19.30
26 dicembre e 1 gennaio
dalle ore 10.00 alle ore 19.30

Biglietti:
intero 5,00 euro
ridotto 3,00 euro
noleggio audioguida: 2,00 euro

Info:
Fondazione Terre Medicee
Via del Palazzo, 358 - Seravezza - Lucca
Telefono: 0584 757443
Email: info@terremedicee.it
Web: www.terremedicee.it

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Mostre aperte fino al mese di febbraio 2012
Prato
 
Mostra di Superstudio/Backstage
Fino al 26 FEB 2012
Prato
 
superstudio
 

Fino al 26 febbraio 2012 il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta la mostra superstudio/backstage a cura di Stefano Pezzato e Cristiano Toraldo di Francia.
La mostra documenta il percorso di Superstudio dal 1966 al 1978, proseguendo l'azione di recupero e valorizzazione della storica esperienza dell'architettura radicale fiorentina....

 
Mostre aperte fino al mese di aprile 2012
Prato
 
Mostra di Mario Mariotti
Fino al 30 aprile 2012
Prato
 
superstudio
 

Mario Mariotti è nato a Montespertoli (Firenze) nel 1936 ed è morto a Firenze nel 1997 a sessant'anni, quaranta dei quali spesi ad inventare immagini e proporre realizzazioni tese ad allargare i confini della pratica artistica, a reinterpretare e aggiornare le radici culturali di una città, Firenze, considerata per eccellenza "la città dell'arte", di cui è stato insieme sincero promotore e sottile dissacratore, stimolando situazioni partecipate e progettando grandi eventi collettivi, "giocando" ininterrottamente con l'arte e con la vita, la propria e quella dei tanti con cui abitualmente collaborava.
Autore magmatico, sperimentatore assiduo di linguaggi visivi (a partire dal disegno, sua vera passione e autentica matrice artistica fiorentina, passando per la scenografia e la grafica, la pubblicità e l'editoria, la proiezione fotografica, la pittura, la scultura, l'installazione, l'azione pubblica, l'intervento estemporaneo), è stato animatore instancabile di un intero quartiere, Santo Spirito a Firenze, di cui ha incarnato l'anima popolare e l'abilità artigianale, l'ironia corrosiva e l'indole alla sfida, l'identità poetica e l'identificazione quotidiana con l'arte, rappresentata nella forma scenica e nell'azione organizzata della festa di piazza.....

 
Mostre aperte fino al mese di giugno 2012
Firenze
 
Cristalli. La più bella mostra di minerali al mondo alla Specola
Fino al 30 GIU 2012 - Firenze (FI)
FIRENZE
 
fosgenite
 
La storia della collezione, composta da oltre 500 esemplari, coincide con la storia del suo fondatore: Alberto Giazotto. Fisico particellare, a capo di importanti progetti scientifici e giramondo, Giazotto viene incantato dalla magia dei cristalli fin da piccolo e come tanti inizia una piccola collezione che con il tempo diventerà una 'meravigliosa' ossessione.....

 
Firenze
 
D'après Canova. L'800 in mostra
Fino al 25 giugno 2012
Carrara (Ms)
 
fosgenite
 
Curata dall’Accademia di Belle Arti di Carrara – che ha eseguito anche i restauri delle opere esposte – e dalla Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara, la mostra propone ventisei gessi, scelti fra le numerosissime opere di proprietà dell’Accademia. Un evento che vuole portare nuova attenzione sulla collezione dei gessi dell’Accademia di Belle Arti, primo e fondamentale passo per la sua definitiva sistemazione in un percorso cittadino che dovrebbe coinvolgere, oltre al recuperato palazzo Binelli, l’Accademia e il Museo di San Francesco. .....

 
Mostre aperte fino al mese di settembre 2012
Firenze
 
Suggestioni del '900: Un viaggio nella collezione Pieraccini
fino al 30 SET 2012
Viareggio (Lu)
 
lorenzo bartolini baccante
 
Presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani, è allestita fini al 30 giugno 2012 la collezione Giovanni e Vera Pieraccini dal titolo "Suggestioni del Novecento".
Artisti italiani e dell’Europa occidentale attivi fra la fine del XIX secolo fino ad arrivare ai nostri giorni caratterizzano il nuovo allestimento della prestigiosa collezione che Giovanni e Vera Pieraccini hanno donato al Comune di Viareggio.....

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
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