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Anfiteatro
Attraversando piazza S. Frediano e svoltando a destra in via Fillungo,
si entra subito a sinistra nello splendido ovale dell'Anfiteatro.
La progettazione dell'Anfiteatro romano, come hanno dimostrato scavi
recentissimi, risale al 70 dopo Cristo nell'epoca Flavia: la conclusione
dei lavori al 90-95, grazie al mecenatismo di Quinto Vibio. La straordinaria
piazza attuale corrisponde quasi esattamente al perimetro dell'antica
arena (l'ovale misura 107 metri per 59), intorno alla quale sono
sorte le pittoresche abitazioni odierne, ma il piano originario
era quasi 3 metri più basso. In qualche punto (vedi la porta est)
affiorano ancora oggi i possenti elementi portanti dell'Anfiteatro.
Il resto del maestoso edificio romano fu distrutto durante le invasioni
barbariche e per secoli l'area divenne un a sorta di magazzino di
materiali da costruzione. Nel Seicento l'Anfiteatro era utilizzato
come spazio abitativo e la piazza frazionata da numerosi muri, che
vennero eliminati solo intorno al 1830 per opera dell'architetto
Lorenzo Nottolini.
Entrando in città a piedi da porta S. Pietro (1566, notare le antiche
saracinesche), si arriva da via S. Girolamo in piazza del Giglio
(sulla destra l'omonimo teatro neoclassico) e proseguendo verso
l'angolo destro della piazza si ammira il suggestivo scorcio di
via del Duomo.
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