San
Michele
Si prosegue in via Cenami (1530). Si svolta a sinistra e si arriva
nella vasta e animata piazza dove un tempo sorgeva il Foro romano.
La domina la basilica di San Michele in foro (XII-XIII secolo).
Di grande suggestione è l'alta facciata realizzata nel XIV secolo,
alla quale non fece però seguito il previsto ampliamento e innalzamento
delle navate, per mancanza di fondi. L'edificio risente comunque
del sovrapporsi di stili e influssi diversi, che fanno convivere
il linguaggio di tipo romanico con elementi di gusto gotico. Un
vistoso rimaneggiamento è quello operato nel 1866 per mano dell'architetto
Giuseppe Pardini: sulla facciata vennero inserite nuove protomi
con i ritratti di Vittorio Emanuele II, Cavour, Pio IX, Napoleone
III e Dante. Rifatte ex novo anche le due statue laterali che
sovrastano la facciata, mentre l'effigie dell'arcangelo Gabriele,
al centro, alta 3 metri e 75, risale al Duecento ed è attribuita
a Guidetto da Como. La mano sinistra dell'angelo è adornata da
un anello con una pietra rossa, che in particolari momenti del
giorno riflette verso la piazza la luce solare. Una leggenda popolare
attribuisce al riflesso dell'anello il potere di esaudire un desiderio.
Sull'angolo destro della facciata venne realizzato nel Quattrocento
un altare, sul quale ancora oggi è esposta copia della Madonna
del Civitali (1476-80). All'interno la chiesa è suddivisa in tre
navate da colonne con splendidi capitelli romanici. Da segnalare
in particolare il "Martirio di S. Andrea" opera del pittore lucchese
Pietro Paolini (1603-1681), recentemente restaurata. Una campagna
di restauri sta oggi portando alla luce interessanti affreschi
del Trecento, che ornavano la chiesa subito sotto le originarie
capriate.