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             I 
              personaggi 
              
              Santa Zita  
                Castruccio 
              Castracani  
                Giovanni 
              Sercambi  
                Ilaria 
              Del Carretto 
                Matteo 
              Civitali   
                Francesco 
              Burlamacchi  
                Lucida 
              Mansi  
                Pompeo 
              Battoni  
                Luigi 
              Boccherini  
                Teresa 
              Bandettini  
                Elisa 
              Baciocchi  
                Lorenzo 
              Nottolini  
                Carlo 
              Piaggia  
                Alfredo 
              Catalani  
                Giacomo 
              Puccini  
                Gaetano 
              Luporini  
                Santa 
              Gemma  
                Sebastiano 
              Caltabiano  
                Mario 
              Tobino   
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             Giovanni 
              Sercambi  
              Letterato (1348-1424) 
              Le sue "Croniche" (l'originale è conservato nell'Archivio di stato 
              di Lucca) rappresentano un documento di eccezionale freschezza narrativa, 
              corredato da centinaia di eccezionali miniature medievali. Sercambi, 
              mercante lucchese, fu un giornalista ante-litteram capace di raccontare 
              con efficacia le vicende politiche e belliche dello stato di Lucca. 
              Di mestiere fu speziale, ma dedicò gran parte delle proprie energie 
              alla vita politica, sostenendo dal 1392 come Anziano la signoria 
              dei Guinigi e divenendo anche fidato consigliere di Paolo. Di lui 
              ci restano le stesure di veri e propri programmi politici, ma soprattutto 
              sono di assoluto rilievo storico le sue "Croniche delle cose di 
              Lucca" che abbracciano l'epoca dal 1164 al 1424, fornendoci dettagli 
              di grande importanza storica. Di Sercambi si ricorda anche la raccolta 
              di "Novelle" di stampo boccaccesco, che si fingono raccontate in 
              giornate durante la peste del 1374. Il corpo del politico letterato 
              lucchese fu sepolto nella chiesa di S. Matteo. 
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